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Carne ai neonati? Sì, purché sia di ottima qualità e proveniente da una filiera controllata! Vediamo insieme quali sono le regole che riguardano l’alimentazione dei più piccini e l’introduzione di carne durante lo svezzamento.

Un’alimentazione sana è un’alimentazione bilanciata

La carne è un alimento ricco di nutrienti essenziali per la salute umana, tanto più quando si parla di svezzamento e crescita: i primi mesi del bambino sono infatti momenti cruciali, nei quali vitamine e proteine non debbono mancare per aiutare una crescita sana. Ecco quindi che sia le carni rosse, sia quelle bianche sono consigliate per l’apporto di proteine, ferro e vitamine del gruppo B nella dieta del bambino, purché introdotte in maniera oculata e graduale.

Il calendario dello svezzamento

Lo svezzamento è la sostituzione graduale del latte nell’alimentazione dei bambini: con il passare dei mesi, il corpo dei neonati cambia e diventa sempre più adatto alla digestione di cibi solidi e diversi dal latte materno, chiamati anche “cibi complementari“.  L’introduzione di questi cibi complementari è molto importante, perché l’alimentazione a base di solo latte non fornisce al bambino tutti i nutrienti necessari allo sviluppo, e con il passare dei mesi diventa insufficiente. Lo svezzamento è un processo naturale che deve essere fatto nel tempo, senza fretta, per dare tempo al bimbo di abituarsi ai nuovi alimenti e alla loro consistenza.

Questo vale anche per la carne, che va introdotta gradualmente e inizialmente sotto forma di crema molto frullata per far sì che lo stomaco del bambino si abitui pian piano. Il periodo nel quale si consiglia l’introduzione di carne nell’alimentazione va da circa i 4 ai 6 mesi di vita. Dopo il periodo iniziale, nel quale si consiglia l’aggiunta di un cucchiaio di carne frullata alla pappa, si passa pian piano alle creme e solo verso il 7°-8° mese il bambino sarà pronto a ingerire cibi più elaborati, come il prosciutto cotto.

Esiste un calendario di massima per aiutare i genitori a comprendere quando sia il momento giusto per introdurre la carne:

  • 4-6 mesi: iniziare l’introduzione della carne sotto forma di crema, tritata finissima, in quantità di non più di 10/15 grammi per pappa. In questa fase gli omogeneizzati sono perfetti, perché la carne al loro interno è lavorata in modo da essere molto fine e inoltre la preparazione prevede che il brodo e i nutrienti in esso contenuti rimangano nell’omogeneizzato stesso. A sei mesi lo stomaco del bambino inizia a essere abbastanza sviluppato da poter consumare anche alimenti mediamente solidi, ma la digestione è ancora molto delicata e quindi ancora una volta la carne sotto forma di omogeneizzato è una scelta ottimale. In questa fase si consigliano carni delicate, quindi carni bianche o vitello/manzo.
  • 7 mesi: lo stomaco del bambino è pronto per alimenti più complessi. Questo è il momento giusto per introdurre il prosciutto cotto, sempre sotto forma di pappa il più cremosa possibile.
  • 10 mesi: a 10 mesi il bambino è ormai pronto a mangiare carne di tutte le tipologie, tagliata in pezzettini invece che in crema. Da questo momento in poi l’alimentazione sarà sempre più varia. Un consiglio? Differenziare la tipologia di carne per abituare il bambino ai diversi gusti e alle consistenze: prima si abitua alla varietà di cibi, più facile sarà proporgli una dieta equilibrata in futuro.

Svezzamento neonati

I tipi di carne per l’alimentazione dei neonati

Ora sappiamo quali siano i mesi di vita nei quali in genere è bene iniziare a dare la carne ai bambini. Ma non ogni carne è adatta a ogni periodo della vita, come abbiamo visto nel nostro articolo su salumi e gravidanza: quali sono quindi le tipologie di carne indicate allo svezzamento?

I pediatri non consigliano un tipo di carne in particolare: che sia bianca o rossa, i nutrienti per il bambino rimangono comunque importanti. Quel che è fondamentale è che sia carne di buona qualità, proveniente da allevamenti sani e processi genuini e controllati.

La vera differenza sta nella digeribilità: le carni bianche sono più digeribili, e per questo maggiormente indicate allo svezzamento. Quindi è ottimo cominciare con carni di pollo, tacchino e coniglio per poi passare in un secondo momento alle carni rosse più delicate, come manzo, cavallo e vitello. Come abbiamo visto nel nostro calendario della carne nello svezzamento, il maiale deve attendere ancora sino al 7 mese per risultare digeribile.

Tutte le altre tipologie di carne sono consigliate a partire dal decimo mese in poi.

Carne: un alleato della crescita sana

La carne si conferma ancora una volta un vero e proprio alleato della salute umana: carne e alimentazione dei neonati vanno d’accordo, purché l’introduzione nello svezzamento sia graduale e il prodotto sia di vera qualità.

Avete dubbi? Rivolgetevi al pediatra di fiducia e non dimenticate di chiedere a uno degli addetti macelleria dei punti vendita Tallone: saranno felici di aiutarvi.