Seleziona una pagina

Siamo a inizio luglio: le grigliate si fanno più frequenti, anche in settimana, e in vista di Ferragosto si comincia a fare sul serio.
Se vuoi che ogni taglio di carne dia il meglio di sé sulla griglia, devi imparare a gestire due tecniche fondamentali: la cottura diretta e la cottura indiretta.
Capirne le differenze ti permetterà di cucinare meglio, con meno errori e risultati più uniformi.

 

Cottura diretta: potenza e crosticina

La cottura diretta è quella in cui la carne si trova direttamente sopra la fonte di calore: brace viva, fiamma o fuoco forte.

• È perfetta per cotture rapide, in cui il calore deve formare in fretta la crosticina.

• Si usa con tagli sottili (hamburger, salsicce, fettine, spiedini).

• Innesca subito la reazione di Maillard, creando sapore e colore.

Attenzione: devi saperla gestire. Il calore intenso rischia di bruciare l’esterno lasciando l’interno crudo, specialmente con tagli spessi o ricchi di grasso.

 

Cottura indiretta: controllo e profondità

Nella cottura indiretta, la carne non è sopra la brace, ma accanto o in una zona separata (spenta o più distante nel caso dei barbecue a gas).
Il calore cuoce per irraggiamento e convezione, in modo più lento e uniforme.

• È perfetta per tagli più spessi o ricchi di tessuto connettivo (costine, spalle, arrosti, pollo intero).

• Evita bruciature premature.

• Permette di cuocere fino al cuore senza seccare la superficie.

Spesso viene associata all’uso del coperchio: si crea una sorta di “forno da esterno” che trattiene l’umidità e cuoce con delicatezza.

Il trucco sta nell’alternanza

I professionisti lo fanno sempre:

• Si inizia con la cottura diretta per sigillare i succhi e creare la crosticina.

• Poi si passa a cottura indiretta per portare l’interno alla temperatura desiderata senza stressare il taglio.

Questo metodo funziona perfettamente con tagli come la tagliata, la fiorentina, la coppa di maiale, il pollo marinato o il carré di agnello.

 

Come organizzare la griglia

• Su barbecue a carbonella, spingi le braci su un lato solo: una zona calda per la cottura diretta, una zona “vuota” per la cottura indiretta.

• Su barbecue a gas, accendi solo metà dei bruciatori.

• Su griglia con coperchio, sfrutta la chiusura per favorire la circolazione del calore e abbassare i tempi.

In sintesi: imparare a bilanciare cottura diretta e indiretta significa fare un salto di qualità.
La carne non sarà solo buona: sarà ben cotta fuori e dentro, saporita e mai bruciata.